Monte Cocuzzo con i suoi 1541 metri sul livello del mare è lì che ti aspetta. È la cima più alta della Catena Costiera, dalla sua vetta si può godere di una vista a 360 gradi dell’intera provincia di Cosenza. Ventotto i chilometri tra sali e scendi tra le colline che corrono parallele al mare, basta cambiare versante per cambiare completamente scenario. Per chi non è allenato a lunghe passeggiate di trekking si torna distrutti ma soddisfatti. Una volta arrivati in cima qualsiasi parola, qualsiasi gesto viene amplificato e diventa liberatorio. Anche il silenzio. Alzare semplicemente le braccia al cielo nel tentativo di diventare un’unica cosa con il panorama che ti circonda e magari lanciare un urlo per far capire al mondo che ci sei anche tu, cercare una corrispondenza con gli elementi.
Con un solo sguardo riesci a coprire enormi distanze, dalla Sicilia che si fa riconoscere con la sagoma del vulcano più grande d’Europa dalle Isole Eolie tutte alle coste salernitane e più vicino le Serre, la Sila e il Pollino. Un corollario di montagne e di terre che ti fa’ comprendere il vero significato del nome del nostro mare, un mare tra le terre, che abbraccia tutti e non rinnega nessuno; non esistono pirati, briganti o saraceni, siamo tutti figli dello stesso mare e della stessa terra.
Tornando verso casa, quel senso di pace provato in cima, rimarrà dentro e ti darà la forza per completare gli ultimi km. E quando tra il traffico delle macchine saremo tentati all’arrabbiatura con un altro automobilista stressato basterà pensare alla cima e al silenzio conquistato per reagire nel modo migliore possibile. La calma.